Agrivoltaico e serre fotovoltaiche possono fornire un contributo importante alla transizione energetica in Italia. Nel nostro Paese si stima che la quantità di serre disponibili si aggiri intorno ai 30-40mila ettari.
Contare sulleserre fotovoltaichepuò garantire uno stimolo in più per la crescita delle fonti rinnovabili. Già solo con l’agrivoltaico si vogliono installare almeno 1,04 GW di impianti entro giugno 2026,come fa sapere il Mase. A questo vanno aggiunti gli impianti fotovoltaici che saranno realizzati grazie albando agrisolare. In questo caso l’obiettivo è di incentivare l’installazione di pannelli solari su di una superficie complessiva senza consumo di suolo pari a 4,3 milioni di metri quadri, con una potenza installata di circa 0,43 GW.
I benefici delle serre fotovoltaiche
L’adozione di serre fotovoltaiche può garantire determinati benefici.
Innanzitutto ilrisparmio energetico: grazie aipannelli fotovoltaicimontati sul tetto, la serra coprirà parzialmente i costi relativi all’energia necessaria per garantire un’adeguata illuminazione, irrigazione e microclima.
Un altro beneficio è dato dall’ottimizzazione degli spazi: l’area per l’attività agricola non viene ridotta, quindi l’impianto fotovoltaico non ha alcun impatto in termini di utilizzo del suolo.
«Le serre offrono opportunità evidenti in particolare per gli agricoltori. Integrare impianti fotovoltaici nei manufatti agricoli è una pratica che permette alle aziende agricole di risparmiare sulle bollette ed ottenere un vantaggio competitivo grazie all’impiego di soluzioni innovative, digitali e sostenibili. Esse rappresentano una garanzia di qualità per le colture e consentono un importante risparmio di risorse idriche», affermaGian Luca Teodori, Head of Operations diEF SolareItalia, tra i principali operatori fotovoltaici in Europa con più di 300 impianti e una capacità installata di oltre 1 GW, e tra le prime società a puntare sulle serre fotovoltaiche. Più di dieci anni fa EF Solare ha cominciato a occuparsi di agro-fotovoltaico realizzando serre fotovoltaiche sulla costa tirrenica e jonica della provincia di Cosenza, in Calabria.
Un altro beneficio significativo èil risparmio idrico, come evidenzia lo stesso Teodori: «le strutture delle nostre serre fungono da supporto per il sistema di irrigazione automatizzato, garantendo un’impronta idrica inferiore anche del 70% rispetto al pieno campo (circa 1.500 m3/ha contro i 6.000 m3/ha)».
Al pari di altresoluzioni agrivoltaiche, le serre garantiscono un’integrazione dell’attività agricola con quella di produzione di energia elettrica, a beneficio anche delle comunità locali. «Rappresentano una fonte di reddito aggiuntivo per le imprese agricole e contribuiscono alla creazione di professionalità specializzate e nuovi posti di lavoro, contrastando così l’abbandono dei terreni e portando nuova linfa alle economie rurali».
Cosa sono le serre fotovoltaiche
Le serre fotovoltaiche sono strutture simili alle serre comunemente usate in agricoltura, che integrano però nella propria architettura un certo numero di pannelli solari per la produzione di energia. Le soluzioni strutturali adottate possono essere diverse (ferro e vetro, ferro e coperture mobili di diverso tipo) e la disposizione dei pannelli tiene conto della necessità di garantire l’irraggiamento alle coltivazioni sottostanti. I pannelli, dunque, sono normalmente fissi e installati sulle coperture delle serre a file equidistanti. Rispetto ad altri sistemi agrivoltaici più evoluti, le serre sono pensate perottimizzare la produzione agricola, a leggero discapito della produzione di energia rinnovabile rispetto ad altre configurazioni di impianto.
Quali spazi richiedono per la loro realizzazione?«Gli spazi necessari alla realizzazione delle serre fotovoltaiche sono compatibili con quelli occupati da manufatti agricoli dello stesso tipo – risponde ancora Teodori –. Una nostra serra tipo si estende su una superficie di circa un ettaro, per un’altezza di sei metri. Essendo strutture fisse che comportano determinati costi di realizzazione e manutenzione, lo spazio occupato va valutato attentamente, in modo da assicurare anche la compatibilità con l’attività agricola svolta all’interno. I nove impianti con serre fotovoltaiche gestiti da EF Solare hanno un’estensione complessiva di circa 35 ettari, coltivati con 18mila piante di agrumi e circa 2mila piante di goji».
A oggi nel nostro paesenon esistono sistemi incentivantispecificatamente dedicati alle serre fotovoltaiche; «tuttavia, molti degliimpianti fotovoltaiciinstallati su serra nello scorso decennio beneficiano di un contributo sulla quantità di energia prodotta in regime di Conto Energia», aggiunge il manager EF Solare Italia.
Coltivazioni ideali
Per quali colture sono particolarmente indicate le serre fotovoltaiche?Sono tutte quelle che vengono coltivate in una serra tradizionale: ortaggi, frutti di bosco e molto altro ancora.
«Nelle nostre serre agrivoltaiche di Scalea e Millis, gestite in collaborazione con il nostro storico partner agricoloLe Greenhouse, abbiamo ottenuto eccellenti risultati nellacoltivazione di agrumi, quali arance, limoni, lime e cedri, e altri agrumi autoctoni della Calabria e della Sardegna – riferisce l’Head of Operations di EF Solare Italia –. I nostri cedri in particolare sono molto apprezzati per le loro proprietà organolettiche ed estetiche, grazie a un microclima favorevole in termini di temperatura e umidità ed alla protezione meccanica dei moduli fotovoltaici che proteggono i frutti da eventi metereologici estremi, ormai sempre più frequenti a causa del cambiamento climatico».
Grazie ai sistemi agrivoltaici è infatti possibile non solo garantire un duplice utilizzo del terreno producendo energia pulita, ma anche tutelare l’agricoltura dagli effetti della crisi climatica, che minacciano il settore agricolo in particolare in Italia e nel Mediterraneo. Inoltre, in questo modo è anche possibile preservare colture autoctone insieme alla stessa biodiversità dei territori.
Diffusione delle serre fotovoltaiche
Le serre fotovoltaiche hanno avuto una buona diffusione nel nostro paese:
«solo EF Solare gestisce nove impianti con serre fotovoltaiche in tre differenti regioni. Le nostre serre contano una capacità cumulativa installata di 32 MW per oltre 42 GWh di energia prodotta, evitando l’emissione di oltre 20mila tonnellate di CO2. Il successo delle nostre prime serre in Calabria ha dato l’opportunità di scalare il modello e il know-how agricolo anche in altre regioni, come la Sardegna e l’Umbria».
Attualmente però si stanno anche studiando e sviluppando soluzioni agrivoltaiche all’aperto sempre più progredite adatte a diverse tipologie di colture che non richiedono la coltivazione sotto serra: i nuovi impianti agrivoltaici potranno integrarsi ancora più efficacemente con i diversi ambienti agricoli, essendo strutture reversibili senza l’utilizzo di cemento, e con costi operativi e di costruzione più competitivi. Queste due tipologie di applicazioni potranno rivelarsi efficaci per adattarsi a diversi territori, coltivazioni e climi a seconda delle specifiche caratteristiche di produzione agricola.
«Noi stessi continuiamo ad impegnarci nella ricerca sulle serre fotovoltaiche nell’ambito del progetto europeo di ricercaSymbiosyst, finanziato da Horizon Europe e condotto in partnership con diversi operatori e centri di ricerca internazionali. Il progetto, che punta a identificare applicazioni agrivoltaiche scalabili in grado di integrare efficacemente produzione di energia ed agricoltura, si baserà su quattro progetti sperimentali in tre applicazioni e contesti diversi tra Italia, Spagna ed Olanda, tra cui proprio due serre. In questo progetto EF Solare avrà il compito di coordinare la realizzazione dei modelli dimostrativi che saranno sviluppati nel corso di questi anni di ricerca e costituiranno un punto di riferimento per i progetti agrivoltaici in Europa», conclude Teodori.
Rif e Art.: 03/08/2023 A cura di: Andrea Ballocchi : https://www.infobuildenergia.it/approfondimenti/serre-fotovoltaiche-transizione-energetica-agricoltura/