Dopo la consultazione pubblica (chiusa il 10 maggio 2024) con le quali sono state raccolte indicazioni degli operatori, il Ministero dell’Ambiente e della sicurezza energetica ha avviato dal 13 dicembre 2024 il confronto con le Regioni per l’approvazione definitiva del decreto “Conto Termico 3.0”.

Lo schema di Decreto Ministeriale rende più agevole l’accesso al meccanismo, ampliando la platea dei beneficiari, la tipologia di interventi agevolabili, nonché le spese ammissibili.

Rispetto al Conto termico 2.0, sono state introdotte alcune novità.

  • accesso all’incentivo anche per le Comunità Energetiche Rinnovabili (CER) e le configurazioni di autoconsumo collettivo;
  • equiparazione degli enti del terzo settore alle amministrazioni pubbliche;
  • la revisione dei massimali di spesa specifici e assoluti per tenere conto dell’evoluzione dei prezzi di mercato;
  • l’estensione anche agli edifici non residenziali privati degli interventi di efficienza energetica, ad oggi ammessi solo per gli edifici della PA;
  • incentivi all’installazione di impianti fotovoltaici con sistemi di accumulo e la realizzazione di colonnine di ricarica per veicoli elettrici, purché installati congiuntamente alla sostituzione dell’impianto termico con impianto a pompe di calore elettriche;
  • innalzamento dell’incentivo al 100% delle spese ammissibili per gli interventi realizzati su edifici ad uso pubblico di proprietà di piccoli comuni con popolazione fino 15.000 abitanti, per interventi sugli edifici pubblici adibiti a uso scolastico e su edifici di strutture ospedaliere e di altre strutture sanitarie, incluse quelle residenziali, di assistenza, di cura o di ricovero del sistema sanitario nazionale.

Al momento è disponibile soltanto lo schema di decreto pubblicato per la fase di consultazione.

Quando esce il Conto Termico 3.0 (2025)

Al momento non abbiamo notizie sui tempi di approvazione definitiva e pubblicazione del nuovo decreto. Fonti di stampa indicano come probabile l’avvio del nuovo meccanismo da gennaio 2025.

È stato anche previsto un periodo transitorio per le amministrazioni pubbliche, durante il quale alcune delle disposizioni del D.M. 16/02/2016 rimangono applicabili. Il GSE, soggetto responsabile della gestione degli incentivi, aggiornerà il portale attraverso il quale sarà possibile presentare le richieste, entro 30 giorni dall’entrata in vigore del decreto.

 

Rif. e Art. di Redazione Tecnica /