Anzi, il doppio! Con un avviso del 10 aprile l’Agenzia delle Entrate comunica che per un disguido tecnico di Sogei, partner tecnologico del Fisco, alcuni contribuenti potrebbero aver ricevuto più volte lo stesso messaggio tramite app o nell’area riservata.
È una tranche della prima lista selettiva di circa 10mila nominativi che riguarda i casi “estremi”, come ruderi, case in costruzione ed edifici collabenti con rendita catastale pari a zero individuati con verifiche incrociate sui nominativi di chi ha effettuato comunicazioni di cessione del credito e sconto in fattura a partire dal 2020.
L’operazione “trasparenza” andrà avanti almeno per tre anni e metterà sotto la lente circa 60mila immobili. Il piano delle Entrate, infatti, prevede circa 15mila lettere nel 2025, alle quali nel 2026 seguiranno altre 20mila lettere e 25mila nel 2027.
L’attività di controllo sarà affiancata da una campagna di informazione; sul portale delle Entrate, saranno pubblicate delle Faq e altra documentazione utile.
Ricordiamo che la Legge di Bilancio 2024 prevede ai commi 86 e 87 dell’art. 1 che l’Agenzia delle Entrate verifichi, in relazione alle unità immobiliari oggetto degli interventi agevolati dal Superbonus, la presentazione delle dichiarazioni di variazione dello stato dei beni, anche ai fini di eventuali effetti sulle rendite dell’immobile presenti in atti del catasto dei fabbricati.
In cosa consiste l’obbligo di dichiarazione di variazione dello stato dei beni per gli immobili interessati da interventi agevolati con Superbonus? In quali situazioni è prevista e, soprattutto, come va calcolata la variazione catastale? Quando scattano la verifica del Fisco e l’invio della lettera di compliance per l’adeguamento?
In questo articolo proviamo a fare un po’ d’ordine e a seguire l’evoluzione della questione.
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Superbonus senza variazione catastale: quando si riceve la lettera di compliance
Con Provvedimento 38133/2025 del 7 febbraio 2025, l’Agenzia delle Entrate ha reso note le modalità di invio e il contenuto della lettera di compliance ai contribuenti intestatari catastali di immobili oggetto degli interventi agevolati con Superbonus che non hanno presentato, ove prevista, la dichiarazione di variazione catastale.
In pratica, le verifiche riguarderanno le unità immobiliari che:
- non risultano aggiornate nella rendita catastale, nonostante abbiano subito modifiche rilevanti;
- non hanno presentato la dichiarazione DOCFA, ossia la denuncia obbligatoria di variazione catastale da effettuarsi entro 30 giorni dalla conclusione dei lavori.
Nella comunicazione bonaria dell’Agenzia delle Entrate sono rese disponibili al contribuente – tramite PEC o raccomandata – le informazioni per consentire una valutazione in ordine alla correttezza dei dati in suo possesso e agevolare l’adempimento spontaneo degli obblighi tributari relativi all’aggiornamento degli archivi catastali.
In sostanza, il Fisco invita il contribuente a valutare con il supporto di un tecnico se la tipologia e l’entità dei lavori eseguiti abbiano inciso sulla “consistenza catastale” dell’immobile.
La medesima comunicazione sarà disponibile anche nel Cassetto fiscale del contribuente.
Le informazioni fornite ai contribuenti nella comunicazione sono:
- codice fiscale, denominazione, cognome e nome del contribuente;
- identificativo catastale dell’immobile indicato dal contribuente nella Comunicazione dell’opzione relativa agli interventi di recupero del patrimonio edilizio, efficienza energetica, rischio sismico, impianti fotovoltaici e colonnine di ricarica ai sensi degli articoli 119 e 121 del decreto-legge n. 34 del 2020, come modificati dalla legge n. 234 del 2021.
La comunicazione contiene anche l’invito a fornire chiarimenti e idonea documentazione tramite il servizio “Consegna documenti e istanze” disponibile nell’area riservata del sito internet dell’Agenzia delle Entrate, nel caso in cui il contribuente ravvisi inesattezze nei dati in possesso dell’Agenzia o intenda comunque fornire elementi in grado di giustificare la presunta anomalia.
Con le stesse modalità il contribuente, anche mediante soggetti delegati, può segnalare all’Agenzia delle Entrate eventuali elementi, fatti e circostanze non riportati, in relazione all’assenza di obbligo di regolarizzazione catastale per gli immobili indicati.
Ricevuta la comunicazione, i contribuenti, possono regolarizzare le omissioni attraverso la presentazione delle dichiarazioni di variazione e aggiornamento, beneficiando della riduzione delle sanzioni previste.
Il provvedimento delle Entrate conferma e allo stesso tempo “sgonfia” alcune anticipazioni uscite nelle ultime settimane:
- la legge di Bilancio 2024 è applicata in modo letterale: l’invio delle lettere riguarda tutte le situazioni nelle quali sono stati effettuati lavori di Superbonus che, alla conclusione, avrebbero richiesto una comunicazione al catasto e non solo i casi di scostamenti rilevanti o le situazioni di particolare criticità;
- sono sottoposti a verifica tutti i casi in cui è stata presentata una comunicazione di cessione del credito o sconto in fattura.
Rif e Art: Redazione Tecnica /