Sul sito del MASAF è stato pubblicato ilsecondo avviso del nuovo bando “Parco Agrisolare” recante le modalità di presentazione delle domande di accesso alla realizzazione di impianti fotovoltaici, con potenza massima di 1 MW, da installare su edifici ad uso produttivo nei settori agricolo, zootecnico e agroindustriale.
Si tratta di una misura del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, PNRR, finalizzata a rimuovere e smaltire i tetti esistenti e costruire nuovi tetti isolati, creare sistemi automatizzati di ventilazione e/o di raffreddamento e installare pannelli solari e sistemi di gestione intelligente dei flussi e degli accumulatori.
Dopo Francia e Germania, l’Italia è il terzo tra i Paesi con il più alto consumo diretto di energia nella produzione alimentare; i costi energetici totali rappresentano oltre il 20% dei costi variabili per le aziende agricole. Per affrontare la crisi climatica ed energetica che stiamo vivendo è opportuno ricorrere alla realizzazione di impianti fotovoltaici sui tetti dei fabbricati agricoli; un’occasione per la sostenibilità del comparto ma anche per abbassare le spese di produzione e di crescita. Servono, quindi, tecnologie e soluzioni in grado di garantire un significativo risparmio energetico per la struttura servita: per la corretta progettazione ti suggerisco di provare gratuitamente ilsoftware per progettare impianti fotovoltaici di qualsiasi tipologia.
Come stabilito dal PNRR la misura gode di 1,5 miliardi di euro ed è prevista una spesa massima ammissibile per il singolo progetto pari a 750 mila euro (contributo a fondo perduto) per la realizzazione di impianti fotovoltaici su edifici a uso produttivo nei settori agricolo, zootecnico e agroindustriale. Dopo il primo bando, il 1° luglio 2023 è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale ildecreto ministeriale 19 aprile 2023, con cui vengono programmate le risorse residue della misura per un importo di circa1 miliardo di euro. Gli interventi ammessi sono gli stessi; raddoppiati, invece, i tetti di spesa e la potenza FV incentivabile con un limite di spesa per sistemi di accumulo pari a 100.000 euro e potenza massima installabile pari a1 MW.
Secondo avviso nuovo bando “Parco Agrisolare”: termini e modalità di presentazione delle domande
Ai sensi del decreto del 19 aprile 2023, in data 21 luglio 2023 il MASAF ha emanato il secondo avviso relativo al nuovo bando “Parco Agrisolare” per la presentazione delle domande di accesso alla realizzazione di impianti fotovoltaici da installare su edifici a uso produttivo nei settori agricolo, zootecnico e agroindustriale.
L’avviso in esame individua:
- itermini e le modalità di presentazione delle domande di agevolazione;
- le misure per il rispetto del principionon arrecare un danno significativo;
- le modalità di valutazione e approvazione delle proposte;
- il trattamento dei dati personali.
Le agevolazioni sono concesse sulla base di quanto previsto nel decreto e nell’allegatoRegolamento Operativo,secondo una procedura a sportello, nei limiti delle risorse finanziarie disponibili.
Le domande dovranno essere presentate, pena l’irricevibilità, esclusivamente tramite la Piattaforma informatica predisposta dal GSE a decorreredalle ore 12:00:00 del giorno 12 settembre 2023 e fino alle ore 12:00:00 del giorno 12 ottobre2023.
Alla domanda dovrà essere allegata, a pena di esclusione:
- copia del documento di identità in corso di validità del sottoscrittore della dichiarazione sostitutiva di atto di notorietà
- la documentazione prevista dal Regolamento Operativo.
Da tener presente che la presentazione della domanda da parte del soggetto beneficiarionon può essere successiva all’avvio dei lavoridi realizzazione degli interventi relativi alla proposta.
Inoltre, è possibile, presentare una o, in caso di progetti distinti, più proposte esclusivamente a valere su un’unica Tabella di cui all’Allegato A al decreto; la spesa massima ammissibile complessiva per beneficiario non può in ogni caso superare l’importo di 2.330.000 euro.
Decreto 19 aprile 2023: nuovo bando “Parco Agrisolare”
Il ministro dell’Agricoltura, della Sovranità Alimentare e delle Foreste (MASAF) ha emanato ildecreto 19 aprile 2023 recante “Interventi per la realizzazione di impianti fotovoltaici da installare su edifici a uso produttivo nei settori agricolo, zootecnico e agroindustriale, da finanziare nell’ambito del PNRR, Missione 2, componente 1, investimento 2.2 «Parco Agrisolare.” che, dopo il via libera della Commissione Europea per autorizzare il riconoscimento degli incentivi ai vari settori economici, è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale n. 152 del 1° luglio 2023.
Il provvedimento fornisce le direttive necessarie all’attuazione della misura “Parco Agrisolare” tramite l’erogazione di un contributo a fondo perduto per la realizzazione di impianti fotovoltaici su edifici a uso produttivo nei settori agricolo, zootecnico e agroindustriale. Le risorse del nuovo bando derivano dal primo con uno stanziamento di 1,5 miliardi di euro, le cui domande presentate a partire dallo scorso settembre hanno assorbito solo 500 milioni di euro; il nuovo bando parte, quindi, con una dotazione complessiva di circa 1 miliardo di euro per contributi a fondo perduto.
Il decreto in esame programma, quindi, le risorse residue della misura Parco Agrisolare per un importo di quasi1 miliardo di euro,definendo i criteri e le modalità di erogazione delle risorse. In particolare individua:
- i criteri per la concessione dell’aiuto individuale ai Soggetti beneficiari e la relativa entità dello stesso;
- la procedura per l’ammissione all’aiuto;
- i criteri di verifica e le modalità di concessione dell’aiuto.
Le novità del nuovo bando
Alcune novità importanti rispetto al primo bando sono:
- incremento dell’intensità di aiuto massima concedibile fino all’80% per le imprese della produzione agricola primaria e della trasformazione agricolo in agricolo;
- introduzione della nuova fattispecie di autoconsumo condiviso;
- partecipazione di imprese in forma aggregata;
- possibilità di realizzare impianti fotovoltaici sui tetti dei fabbricati agricoli con potenza fino ad un massimo di 1.000 kWp per impianto;
- raddoppio della spesa massima ammissibile per sistemi di accumulo fino a 100.000 euro;
- raddoppio della spesa massima ammissibile per dispositivi di ricarica fino a 30.000 euro;
- spesa massima per beneficiario pari ad 2.330.000 euro.
Obiettivo: autoprodurre energia da fonti rinnovabili
La nuova misura ha l’obiettivo di favorire lo sviluppo delle energie rinnovabili e la riduzione dei costi di produzione delle imprese attraverso la realizzazione di interventi per l’autosufficienza energetica utilizzando i propri edifici a uso produttivo nei settori agricolo, zootecnico e agroindustriale, e quindi senza alcun consumo di suolo.
Le risorse del nuovo bando “Parco Agrisolare”
Per gli anni dal 2022 al 2026 le risorse ammontano a 1.500 milioni di euro a valere sui fondi del PNRR , Missione 2, Componente 1, Investimento 2.2, ma risultanorisorse residuepari a 993.031.470,19 euro (decreto del 21 dicembre 2022 e decreto del 30 marzo 2023).
Le risorse residue sono destinate alla realizzazione di interventi di cui all’Allegato A del decreto, così assegnate:
- una quota pari a 693.031.470,19 euro alle imprese del settore della produzione agricola primaria (Allegato A, Tabella 1A);
- un importo pari a 150 milioni di euro per le imprese del settore della trasformazione di prodotti agricoli (Allegato A, Tabella 2A);
- un importo pari a 75 milioni di euro per le imprese del settore della trasformazione di prodotti agricoli in non agricoli (Allegato A, Tabella 3A);
- un importo pari a 75 milioni di euro per le imprese del settore della produzione agricola primaria, senza il vincolo (Allegato A, Tabella 4A).
Chi sono i soggetti beneficiari
I soggetti beneficiari del finanziamento rimangono gli stessi del primo bando, ossia:
- imprenditori agricoli, in forma individuale o societaria;
- imprese agroindustriali;
- cooperative agricole e loro consorzi.
Sono, invece, esclusi i soggetti esonerati dalla tenuta della contabilità IVA, aventi un volume di affari annuo inferiore a 7.000 euro.
Dotazione finanziaria: 1 miliardo di euro per contributi a fondo perduto
Nello specifico:
- 700 milioni di euro finanzieranno i contributi a fondo perduto fino all’80% per le aziende della produzione agricola primaria per l’installazione di impianti destinati all’autoconsumo;
- 150 milioni di euro, fino all’80%, per le aziende del settore dellatrasformazione di prodotti agricoli, per l’installazione di impianti non necessariamente destinati all’autoconsumo, con possibilità di vendita dell’energia prodotta sul mercato;
- 75 milioni di euro per i contributi a fondo perduto del 30%, a favore delle imprese agricole diproduzione agricola primaria, per l’installazione di impianti non necessariamente destinati all’autoconsumo, con possibilità di vendita dell’energia prodotta sul mercato;
- 75 milioni di euro finanzieranno contributi a fondo perduto del 30% per il settore dellatrasformazione di prodotti agricoliin non agricoli, che potranno installare gli impianti fotovoltaici senza il vincolo dell’autoconsumo, con possibilità di vendita dell’energia prodotta sul mercato.
Inoltre, sono previste maggiorazioni del contributo per le piccole e medie imprese e per le aree svantaggiate. Gli investimenti con contributo al 30% possono aumentare nella seguente misura:
- 20 punti percentuali per le piccole imprese;
- 10 punti percentuali per le medie imprese;
- 15 punti percentuali per investimenti effettuati nelle zone svantaggiate.
I vincoli dell’autoconsumo
Con il nuovo bando è prevista la revisione e la parziale rimozione delvincolo di autoconsumo.
In particolare, salvo i casi di cui all’Allegato A, Tabella 4A, per leaziende agricole di produzione primaria, gli impianti fotovoltaici sono ammissibili unicamente se l’obiettivo è quello di soddisfare ilproprio autoconsumoo l’autoconsumo condiviso nel caso in cui le stesse aziende siano costituite in forma aggregata.
Si intende soddisfatto il requisito di autoconsumo se la capacità produttiva annua dell’impianto o degli impianti non supera il consumo medio annuo combinato di energia termica ed elettrica dell’azienda agricola, compreso quello familiare. La vendita di energia elettrica è consentita nella rete purché sia rispettato il limite di autoconsumo medio annuale.
Per l’autoconsumo condiviso, il fabbisogno energetico da considerare è quello di tutti i soggetti beneficiari e le aziende che costituiscono l’aggregato devono ricadere tutte nella stessa categoria: un’impresa della produzione agricola primaria non potrà dunque unirsi a una per la trasformazione di prodotti agricoli, ma solo a un’altra azienda agricola per la produzione primaria.
Limiti di spesa
I limiti di spesa sono:
- 1.500 €/kWp per fotovoltaico;
- 1.000 euro/kWh fino a un massimo di 100.000 euro per i sistemi di accumulo;
- 30.000 euro per colonnine di ricarica;
- 700 euro/kWp di fotovoltaico installato per la rimozione e lo smaltimento dell’amianto, l’isolamento termico e il sistema di aerazione connessi alla sostituzione del tetto.
L’Iva è un costo ammissibile solo se questa non sia recuperabile
Spese ammesse a finanziamento
I contributi in questioni sono destinati a coprire le seguenti spese:
- l’acquisto, la posa e l’installazione dei pannelli fotovoltaici;
- la realizzazione di sistemi di accumulo;
- i costi di connessione alla rete;
- l’installazione di dispositivi di ricarica elettrica per la mobilità sostenibile e per le macchine agricole (fino a 30.000 euro di spesa);
- la rimozione e smaltimento dell’amianto (è consentita la realizzazione di impianti fotovoltaici su coperture anche diverse da quelle su cui si opera la bonifica dall’amianto, se appartenenti allo stesso fabbricato; ammessa l’opera di bonifica anche su superfici superiori a quelle dell’installazione di impianti fotovoltaici, se nello stesso fabbricato);
- la demolizione e ricostruzione delle coperture;
- altri interventi realizzati contestualmente all’installazione dei pannelli fotovoltaici, come il miglioramento dell’efficienza energetica delle strutture, l’isolamento termico dei tetti e la realizzazione di un sistema di aerazione connesso alla sostituzione del tetto (intercapedine d’aria);
- la progettazione, l’asseverazione degli interventi e la presentazione delle istanze.
Nuovi incentivi
Rispetto al primo bando, le cui domande presentate a partire da settembre 2022 hanno coinvolto solo 500 milioni di euro, il nuovo prevede una potenza degli impianti ed incentivi concessi raddoppiati. In particolare:
- la potenza massima installabile passa da 500 kWp a 1 MWp;
- la spesa ammissibile per gli accumulatori passa da 50.000 a 100.000 euro;
- la spesa ammissibile per dispositivi di ricarica passa da 15.000 a 30.000 euro;
- la spesa massima ammissibile per beneficiario passa da 1 milione a 2,3 milioni di euro, incluse spese accessorie come rimozione amianto.
Mappa ENEA
Un team di ricercatori del Centro Ricerche ENEA di Portici ha pubblicato unamappa del potenziale dell’agrivoltaicosu scala nazionale con lo scopo principale di supportare le Pubbliche Amministrazioni nella pianificazione dello sviluppo delle energie rinnovabili.
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Fonte e Rif Art: 27 luglio 2023/di Francesca Ressa: https://biblus.acca.it/nuovo-bando-parco-agrisolare/#:~:text=Le%20domande%20dovranno%20essere%20presentate,del%20giorno%2012%20ottobre%202023.